SANATORIA: TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI
L'iter burocratico sulle modalità di accesso della
prossima sanatoria sta per essere completato.
Si delinea infatti, anche se lentamente, il percorso per la
presentazione della dichiarazione di emersione di lavoro
irregolare di extracomunitari addetti al lavoro domestico o di
assistenza, e della dichiarazione per la legalizzazione di
lavoro irregolare di extracomunitari occupati in altri settori
lavorativi.
Secondo il Dipartimento per le libertà civili e per
l'immigrazione, presso il Ministero dell' Interno, il datore di
lavoro potrà, dalla fine di agosto, presentare la dichiarazione
di emersione del lavoratore irregolare.
Per poter regolarizzare la situazione lavorativa dovranno
sussistere i seguenti requisiti secondo le disposizioni di
legge:
1) un rapporto di lavoro instaurato nei tre mesi antecedenti la
data di entrata in vigore della legge.
2) La retribuzione mensile stabilita non dovrà essere inferiore
a quella prevista dal contratto collettivo di riferimento (per
le colf e badanti l'importo minimo retributivo equivale a 440
euro circa).
3) Il datore di lavoro dovrà comunque assicurare al lavoratore
un alloggio idoneo attestabile attraverso il certificato di
idoneità alloggiativa rilasciato dalle Asl e dagli Uffici
Tecnici del Comune.
Tenendo presente che l'articolo sulla dichiarazione di
emersione, approvato dal Parlamento, rimanda alle regole sulle
modalità dell'ingresso in generale per lavoro, si presume che il
datore di lavoro, inoltre, dovrà assicurare la copertura delle
spese di rimpatrio dello straniero. Si ricorda, infine, che il
datore di lavoro avrà 60 giorni di tempo dall'entrata in vigore
della legge per fare la dichiarazione di emersione.
La procedura per l'emersione sarà la seguente:
1) In primo luogo il datore di lavoro dovrà munirsi del kit
completo dei moduli reperibile gratuitamente presso gli Uffici
delle Poste, consigli territoriali per gli immigrati, sindacati,
patronati e tutte le associazioni di categoria che si occupano
di immigrazione.
Il kit è composto dal modulo per la dichiarazione, il bollettino
di conto corrente postale, la busta prestampata indirizzata alla
Prefettura e il foglio contenente tutte le istruzioni.
I moduli, predisposti per lettura ottica, dovranno essere
compilati con la massima attenzione, poiché le domande pervenute
in Prefettura risultanti incomplete o poco chiare, verranno
automaticamente accantonate e visionate per ultime.
Compilato il modulo, chiunque potrà recarsi all'Ufficio Postale
per effettuare il versamento dei contributi previsti che sarà
pari circa 290 euro per colf e badanti, e circa 700 euro per gli
stranieri irregolari che occupano altri settori lavorativi.
La ricevuta del versamento dovrà essere allegata al modulo già
compilato, il tutto sigillato in busta chiusa intestata alla
prefettura Ufficio Territoriale del Governo presso il centro
servizi postali.
La busta dovrà essere spedita con assicurata, il costo è pari a
circa 40 euro per colf e badanti e 100 euro per tutti gli altri
lavoratori. Sarà opportuno conservare l'assicurata timbrata e la
fotocopia del modulo compilato.
2) Le prefettura UTG raccoglieranno tutte le domande comunicando
alle Questure i nominativi dei cittadini stranieri che vorranno
essere regolarizzati, al fine di verificare la non sussistenza
di motivi ostativi all'eventuale rilascio del permesso di
soggiorno.
3) Entrambe le parti, datore di lavoro e lavoratore straniero,
saranno invitate in data e ora stabilite per appuntamento presso
un apposito sportello polifunzionale, nel quale saranno
presenti: un rappresentante dell'Ufficio delle Entrate, un
funzionario dell'Ufficio territoriale del Governo, un
rappresentante dell'Ufficio provinciale del Lavoro, e uno della
Questura.
Sarà inoltre presente un responsabile dell'Ufficio dell'INPS.
Nella stessa sede verrà attribuito al lavoratore il codice
fiscale, successivamente verrà stipulato il contratto di lavoro,
ed infine verrà rilasciato il permesso di soggiorno.
Non si procederà al rilevamento delle impronte digitali, le
quali verranno prese nel momento in cui si chiederà il rinnovo
del permesso di soggiorno.
Sarà inoltre possibile procedere alla sistemazione della
posizione contributiva del lavoratore grazie alla presenza del
responsabile INPS.
(26 luglio 2002)
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